L'Ufficio
Diocesano per la Pastorale della Famiglia propone per il 15 febbraio un
pomeriggio per festeggiare "l'amore"! Un momento per parlare insieme
al nostro Vescovo dell'amore e ascoltare esperienze di giovani coppie. Uno spettacolo
di parole e musica per divertirci un po’ grazie alla bravura di tre artisti. Un
piacevole aperitivo, per trascorrere simpaticamente ancora del tempo in
compagnia ... continuando a fare festa!
Perché
questa festa ? E per chi?
La festa è, come sempre rivolta a
tutti, vorremmo, però, raggiungere soprattutto le coppie, le giovani coppie.
Sono stati, infatti, invitati “a raccontarsi”, due fidanzati e due prossimi sposi. Questo in
conformità, anche, con la proposta di “lavoro” della Commissione Regionale di
Pastorale Famigliare che in questi ultimi anni si è focalizzata sulla
preparazione dei fidanzati al Sacramento del matrimonio cristiano e all’accompagnamento
delle giovani coppie di sposi nei loro primi anni di matrimonio.
I membri dell’Ufficio diocesano
per la pastorale della famiglia, grazie all’esperienze fatte partecipando, chi a
Gruppi Famiglia, chi al movimento Equipe Notre Dame, si sono trovati più volte
di fronte all’interrogativo di cosa voglia dire essere sposi, sperimentando che
l’amore, perché cresca va continuamente nutrito.
Ci è, perciò, sembrato utile
proporre un momento di riflessione su temi come:
Che cosa ci ha spinto a cercarci più di ogni altra cosa?
Com’è nato il desiderio di fare comunione, il bisogno di
completarci, integrando quello che uno è, con quanto l’altro può offrire?
Sentiamo dentro di noi la gioia di incontrarci, o meglio ri-incontrarci
consapevoli di essere, uno per l’altro, un dono (il dono di Dio) che ci fa
crescere nella capacità di amare (come Lui vuole)?
Fidanzarsi e sposarsi nella Chiesa, che valore, che significato ha
oggi?
Come ci ricorda papa Francesco nel
discorso d’inaugurazione dell’anno giudiziario alla Rota Romana: “Gli sposi cristiani dovrebbero apprendere
da Aquila e Priscilla come innamorarsi di Cristo e farsi prossimi alle famiglie
…” ancora: “Sorprende a distanza di tanti secoli, l’immagine moderna di questi
santi sposi in movimento perché Cristo sia conosciuto”.
Gli sposi cristiani hanno il
diritto/dovere di mantenere viva, dinamica la loro relazione, di essere sposi
in movimento, itineranti, sposi che arricchiscono il loro amore per essere
capaci di andare verso gli altri!
E, concedeteci un’altra
citazione: “Dalla relazione famigliare che due coniugi sanno instaurare prende
vita la Chiesa. Ciò che accade all’inizio dell’era cristiana (Aquila e Priscilla) sembra presentarsi come la
via attesa dalla Chiesa per il terzo millennio: non ci sarà Chiesa credibile se
non sarà Chiesa domestica”. (A. Fumagalli – 2001)